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27 marzo 2015

FINAL Euro CUP (leg 1 -28/03/15) Aquachiara-Posilllipo




Finale LEN EuroCup 2015 (Andata) - Posillipo vs... por calottinaparlantewp

http://arbitroswp.blogspot.com/2015/03/eurocup-final-leg-2-napoli-110415.html








Tied game after Euro Cup finals leg 1

The much anticipated Naples derby as final of this year's Euro Cup will come down to the second leg to determine a winner. Both well-known rivals Posillipo and Acquachiara were levelled at 6-6 as final score of leg 1, displaying how close both sides are while also knowing each other so well. The battle expectedly close all the way but it was veteran Amaurys Perez who scored his 2nd of the game with just a minute remaining as he looked to have put and end to the back-and-forth goals. But the response came ultimately by Montenegrin centre-forward Filip Klikovac who was there on a rebound on man-up following a time-out to put the score back levelled (6-6) as now the second leg, to be played on Saturday 11 April, again in Naples, will decide the outcome of this unique finals series.

Euro Cup
Final

Leg 1


Saturday 28-03:

CN Posillipo (ITA) vs. Carpisa Yamamay Acquachiara (ITA) 6-6 (1-0, 1-1, 1-3, 3-2)
Posillipo scorers: Filip Klikovac (pictured) 2, Zeno Bertoli 2, Aleksandar Radovic, Vincenzo Renzuto Iodice.

Acquachiara scorers: Amaurys Perez 2, Antonio Petkovic 2, Fran Paskvalin, Giacomo Lanzoni.

Leg 2

Saturday 11 April

19.00: Carpisa Yamamay Acquachiara (ITA) vs. CN Posillipo (ITA)




EURO CUP, IL POSILLIPO RIAGGUANTA L’ACQUACHIARA A 2″






Euro Cup, il Posillipo riagguanta l’Acquachiara a 2″
Termina con un pareggio (6-6) il primo atto del derby napoletano in finale di Euro Cup. In una sfida dai mille volti e disputati dinanzi ad una cornice di pubblico eccezionale, il Posillipo agguanta il pari allo scadere con un guizzo di Klikovac. Caprani e Negri i migliori in acqua.
Istantanee di un derby. La piscina “Scandone” gremita in ogni angolo di posto, errori controbilanciati da prodezze balistiche, un risultato, arrivato al tramonto del match, che rispecchia quanto visto nei 32’ di gioco e che rimanda qualsiasi verdetto alla sfida di ritorno dell’11 aprile, quanto mai aperta ad ogni esito. Posillipo e Carpisa Yamamay Acquachiara si danno battaglia in una stracittadina dal sapore europeo ed è una prima volta che difficilmente si potrà dimenticare: la gara non è memorabile dal punto di vista tecnico, ma emotivamente regala emozioni dal primo all’ultimo secondo.
Le due formazioni si dividono equamente la scena. Il Posillipo è praticamente perfetto, soprattutto in fase difensiva, per due tempi, l’Acquachiara si ridesta da un sonno durato sedici minuti grazie al rigore allo scadere di Antonio Petkovic. Nel mezzo salgono in cattedra le due retroguardie, in particolar modo l’estremo difensore posillipino Negri, decisivo in almeno quattro circostanze. Il numero uno rossoverde si esalta sulla deviazione ravvicinata di Paskvalin, strozzando in gola l’urlo di gioia del gigante croato. Dall’altra parte è il corrispettivo del centroboa acquachiarino, Filip Klikovac, a sbloccare l’incontro dopo nemmeno un minuto, con una girata da manuale ai due metri. Quella resta l’unica segnatura per quasi quindici minuti, prima del 2-0 di Renzuto Iodice da posizione 5. Restano appena 25” sul cronometro, ma i ragazzi di De Crescenzo gettano il cuore oltre l’ostacolo e conquistano il tiro di rigore che Petkovic realizza con calma e freddezza olimpica.
La marcatura del bomber croato cambia volto ai biancazzurri che, rientrati in acqua, trovano il pari con una staffilata di Perez. La sfida si trasforma, dall’equilibrio iniziale si passa ad un continuo botta e risposta. Prima ancora delle esultanze però è Caprani a prendersi la scena, volando a respingere il rigore stavolta di Radovic. Bertoli riporta in vantaggio i suoi, Petkovic sigla il pari. Un errore in disimpegno di Gallo, che nel retropassaggio al portiere serve involontariamente Paskvalin, spiana la strada al primo vantaggio “ospite”, che resta tale fino a metà quarto tempo, quando ancora Bertoli punisce la prima vera disattenzione di Caprani. Perez sembra regalare la vittoria definitiva ai suoi, ma nel finale succede di tutto: il palo di Renzuto Iodice e la traversa di Saccoia creano una carambola vincente, decisa dal destro di Klikovac che rimanda tutto alla sfida di ritorno dell’11 aprile.
CN POSILLIPO – CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA 6-6 (1-0, 1-1, 1-3, 3-2)
CN Posillipo: Caruso, Dolce, Briganti, Foglio, Klikovac 2, Radovic 1, Renzuto Iodice 1, Gallo, Russo, Bertoli 2, Mandolini, Saccoia, Negri. Allenatore: Occhiello
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 2, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic 2 (1 rig.), Lanzoni 1, Marziali, Luongo, Valentino, Astarita, Gitto, Lamoglia. Allenatore: De Crescenzo
Note: Radovic (P) ha fallito un rigore (parato) nel terzo parziale. Uscito per limite di falli Bertoli (P) e Lanzoni (A)  nel quarto periodo. Superiorità numeriche: CN Posillipo 3/9 +1 rigore, Acquachiara 1/11 +1 rigore. Arbitri: Franulovic (CRO) e Galindo (ESP). Spettatori: tutto esaurito

POSILLIPO-ACQUACHIARA: IL PRONOSTICO DEGLI EX

 








Posillipo-Acquachiara: il pronostico degli ex
Chi la spunta? Chi sarà l'uomo decisivo? L'abbiamo chiesto, a poche ore dall'evento sportivo dell'anno, a dieci ex di Posillipo ed Acquachiara. Tra pronostici secchi e risposte più argomentate, i bianco-azzurri, grazie ai croati Petkovic e Paskvalin, sembrano partire leggermente favoriti, Negri, invece, l'uomo chiave in casa rosso-verde.
Fabio Violetti (ex portiere del Posillipo) - "Non vedo una squadra favorita. Tra i singoli penso che i due portieri, Negri e Caprani, possano spostare l'inerzia della sfida con i loro interventi".
Tamas Marcz (ex giocatore dell'Acquachiara) - Punto sull'Acquachiara, Petkovic uomo decisivo".
Gianmarco Guidaldi (ex giocatore di Posillipo ed Acquachiara) - "Non vedo una squadra favorita, anzi colgo l'occasione per fare un in bocca al lupo a tutti i miei ex compagni di squadra. Credo che l'uomo decisivo potrebbe essere Negri".
Fabrizio Buonocore (ex capitano del Posillipo ed attuale capitano della Canottieri) - "Credo che il Posillipo possa spuntarla. Negri può essere l'uomo decisivo".
Carlo Silipo (ex giocatore del Posillipo) - "Sinceramente non vedo una squadra favorita, partono entrambe con il 50% di possibilità e solo dopo la gara di andata potremo avere le idee più chiare. Credo, inoltre, che più dei singoli sarà decisivo l'impatto emotivo che le due formazioni avranno sul match, è un derby ma è soprattutto una finale di Euro Cup ed in queste partite conta soprattutto l'aspetto mentale. Se proprio devo fare dei nomi, dico Radovic e Petkovic ma si sa che agli uomini più pericolosi viene riservata una marcatura particolare ed in partite del genere viene fuori la cosiddetta seconda linea".
Ratko Stritof (ex giocatore del Posillipo ed attuale allenatore del Como) "Come ho già dichiarato credo che l'Acquachiara abbia una panchina più lunga e questo potrebbe essere un fattore decisivo. Volendo fare dei nomi, dico Petkovic e Luongo ma la forza dell'Acquachiara sta proprio nel gruppo e nel fatto di essere una squadra molto equilibrata. Per quanto riguarda il Posillipo, invece, punto su Radovic, un uomo in grado di fare la differenza."
Giacomo Saviano (ex giocatore Acquachira, attualmente in forza alla Roma Nuoto) - "Si tratta di un derby e quindi, come sempre, sarà una partita molto equilibrata, la posta in palio è molto alta, si gioca su andata e ritorno, per cui davvero non riesco ad individuare una squadra favorita. Da ex dell'Acquachiara, poi, è logico che farò il tifo per i miei ex compagni di squadra e credo che Petkovic e Luongo potrebbero essere gli uomini decisivi. Dall'altra parte, invece, saranno i soliti Gallo, Radovic e Klikovac a creare maggiori problemi alla difesa dell'Acquachiara. In tutto questo spero di riuscire ad essere presente alla Scandone (domani la Roma Nuoto è impegnata alle 14.30 in casa contro l'Ortigia ndr) perché sono sicuro che sarà una grandissima festa di sport".
Elios Marsili (ex giocatore del Posillipo ed attuale allenatore della Rari Nantes Napoli) - "Acquachiara favorita, non fosse altro per l'andamento della stagione. Il terzo posto in campionato e la Finale di Euro Cup conquistata con una formazione che, rispetto all'anno scorso, ha cambiato tantissimo fanno dei bianco-azzurri una vera e propria rivelazione. Inoltre credo che sulla doppia sfida possa influire la panchina più lunga dell'Acquachiara. Il Posillipo, comunque, ha le qualità per giocarsela a viso aperto e se Negri dovesse esaltarsi ce la potrebbe fare".
Fabio Bencivenga (ex centroboa di Posillipo ed Acquachiara) - "Vedo favorita l'Acquachiara. Tra i bianco-azzurri Petkovic e Paskvalin possono fare la differenza, Negri su sponda Posillipo".
Domenico Mattiello (ex giocatore di Posillipo ed Acquachiara) - "Vincerà chi sbaglierà di meno nel corso delle due partite anche se a mio avviso è come se fosse una gara unica da otto tempi. Decisivi possono essere Negri per il Posillipo e Paskvalin per l'Acquachiara".


Euro Cup: tutti i numeri di Posillipo-Acquachiara



L’analisi della finale di Euro Cup tra Posillipo e Carpisa Yamamay Acquachiaraprecedenti, cannonieri nel derby e il camminodelle due squadre in Europa.
I PRECEDENTI NEL DERBY
Quello di domani sera alla Scandone è complessivamente il 14° derby tra Posillipo e Carpisa Yamamay Acquachiara, il primo a giocarsi in campo europeo. Finora, le due formazioni napoletane si sono affrontate 11 volte in campionato (8 partite in regular seasone 3 nei playoff, in un’unica serie) e due volte in Coppa Italia. Il bilancio complessivo vede l’Acquachiara in vantaggio per 7 vittorie a 6, ma il Posillipo la spuntò in quello che, prima del derby di Euro Cup di domani, è stato il confronto più importante tra le due squadre, ovvero i quarti di finale dei playoff scudetto della stagione 2011-12, quando i rossoverdi, allora guidati da Carlo Silipo, si imposero sull’Acquachiara di Maurizio Mirarchi 2-1 nella serie. Nella storia della pallanuoto è accaduto soltanto una volta che due squadre della stessa città si affrontassero in una finale europa: nel 1997 Budapest ospitò la finale di Coppa Len tra Ujpest e Ferencvaros (finita 12-11).
Tutti i derby tra Posillipo e Acquachiara:
DATA
DERBY
RIS.
COMPETIZIONE
26-10-2011
Posillipo-Acquachiara
8-9
Regular Season A1
21-12-2011
Acquachiara-Posillipo
7-6
Regular Season A1
6-4-2012
Posillipo-Acquachiara
12-10
Finale 3° posto Coppa Italia
14-4-2012
Acquachiara-Posillipo
8-11
Quarti di finale playoff A1 – Gara 1
21-4-2012
Posillipo-Acquachiara
11-12 d.t.s.
Quarti di finale playoff A1 – Gara 2
25-4-2012
Acquachiara-Posillipo
6-7 d.t.s.
Quarti di finale playoff A1 – Gara 3
12-1-2013
Acquachiara-Posillipo
7-8
Regular Season A1
13-4-2013
Posillipo-Acquachiara
8-7
Regular Season A1
12-10-2013
Posillipo-Acquachiara
7-8
Regular Season A1
18-1-2014
Acquachiara-Posillipo
7-10
Regular Season A1
22-10-2014
Acquachiara-Posillipo
14-7
Girone secondo turno Coppa Italia
3-12-2014
Acquachiara-Posillipo
10-6
Regular Season A1
11-3-2015
Posillipo-Acquachiara
7-8
Regular Season A1

I CANNONIERI NEL DERBY
Il capocannoniere assoluto del derby tra Posillipo e Acquachiara è Antonio Petkovic, con 27 reti. Il miglior marcatore dei rossoverdi, invece, è Valentino Gallo, che ha segnato complessivamente solo un gol in meno del croato: loro due, non a caso, saranno i sorvegliati speciali della finale di Euro Cup. Il record di segnature in un derby, però, appartiene a Tamas Marcz, ex biancazzurri che in gara 2 dei quarti di finale playoff del 2012 infilò la bellezza di 6 reti nella porta difesa già allora da Tommaso Negri. Due i giocatori ad aver segnato nel derby con entrambe le calottine: si tratta di Amaurys Perez (3 gol con il Posillipo, 2 con l’Acquachiara), e Simone Rossi (2 e 1).
La classifica marcatori assoluta del derby tra Posillipo e Acquachiara
GIOCATORE
GOL NEL DERBY
SQUADRA
Petkovic
27
Acquachiara
Gallo
26
Posillipo
Marcz
16
Acquachiara
Saccoia
14
Posillipo
S. Luongo
9
Acquachiara
Minguell
8
Posillipo
Baraldi
8
Posillipo
Paskovic
8
Posillipo
Primorac
8
Acquachiara
Renzuto
7
Posillipo
Scotti Galletta
7
Acquachiara
Bertoli
6
Posillipo
Perez
5
Acquachiara (3 con il Posillipo)
G. Mattiello
5
Posillipo
Foglio
5
Posillipo
Di Costanzo
5
Acquachiara
Lanzoni
5
Acquachiara
Guidaldi
4
Acquachiara
Rossi
3
Acquachiara (2 con il Posillipo)
Sadovyy
3
Acquachiara
Paskvalin
3
Acquachiara
Valentino
3
Acquachiara
Kovacs
2
Posillipo
Klikovac
2
Posillipo
Fiorillo
2
Acquachiara
Bencivenga
2
Acquachiara
Danilovic
2
Acquachiara
Draskovic
2
Acquachiara
Marziali
2
Acquachiara
Buonocore
1
Posillipo
Dolce
1
Posillipo
Saviano
1
Acquachiara
Ferrone
1
Acquachiara
G. Postiglione
1
Acquachiara
D. Mattiello
1
Acquachiara
Gambacorta
1
Acquachiara
Astarita
1
Acquachiara

IL CAMMINO DEL POSILLIPO IN EURO CUP
Il cammino del Posillipo inizia il suo cammino in Euro Cup dopo l’eliminazione dal girone di qualificazione di Champions League diMarsiglia, dove si piazza al quinto posto dietro OrvosiSpartak Volgograd, Radnicki e Marsiglia e davanti al Ligamus Tbilisi. Passato in Euro Cup, nel girone di qualificazione il Posillipo batte Kinef KirishiHannover e Séte e pareggia con i padroni di casa dell’Olympic Nizza, piazzandosi dietro loro per peggiore differenza reti. Nei quarti di finale il confronto l’ostacolo più grande, il Sintez Kazan: sconfitti in Russia per 9-6, i rossoverdi rimontano e passano alla Scandone con 5 reti di scarto (12-7). In totale controllo, invece, il successo nelle semifinali contro la Steaua Bucarest, prime gare europee del tecnico Mauro Occhiello, subentrato a Bruno Cufino a stagione in corso: dopo l’8-6 in Romania, il Posillipo vince agevolmente anche a Napoli.
TURNO
PARTITA
RIS.
Girone di Qualificazione
Posillipo-Kinef Kirishi
9-8
Girone di Qualificazione
Posillipo-Hannover
14-9
Girone di Qualificazione
Olympic Nizza-Posillipo
8-8
Girone di Qualificazione
Séte-Posillipo
9-17
Quarti di finale – Andata
Sintez Kazan-Posillipo
9-6
Quarti di finale – Ritorno
Posillipo-Sintez Kazan
12-7
Semifinale – Andata
Steaua Bucarest-Posillipo
6-8
Semifinale – Ritorno
Posillipo-Steaua Bucarest
8-5

IL CAMMINO DELL’ACQUACHIARA IN EURO CUP 
L’Acquachiara esordisce in Euro Cup nel girone di qualificazione di Atene. Nel primo match pareggia per 9-9 con lo Jadran Herceg Novi, poi supera agevolmente ostacoli insidiosi come Vouliagmeni e Sintez Kazan e travolge Esslingen (10 reti di Petkovic) eUtrecht. Nell’andata dei quarti di finale ha la meglio alla Scandone sull’Olympic Nizza con 6 reti di scarto, vantaggio che le permette di accontentarsi di un pareggio in Francia nel match di ritorno per passare il turno. In semifinale, alla Scandone, la gara più bella, contro ilMornar, battuto 15-11 (ma i croati erano sotto di 8 gol a 4’ dalla fine). Il calo nei minuti finali non pregiudica comunque l’approdo in finale: nel ritorno i biancazzurri pareggiano a Spalato e staccano il biglietto per la loro prima finale europea.
TURNO
PARTITA
RIS.
Girone di Qualificazione
Acquachiara-Jadran Herceg Novi
9-9
Girone di Qualificazione
Vouliagmeni-Acquachiara
7-11
Girone di Qualificazione
Sintez Kazan-Acquachiara
14-11
Girone di Qualificazione
Acquachiara-Esslingen
26-9
Girone di Qualificazione
Utrecht-Acquachiara
8-17
Quarti di finale – Andata
Acquachiara-Olympic Nizza
13-7
Quarti di finale – Ritorno
Olympic Nizza-Acquachiara
10-10
Semifinale – Andata
Acquachiara-Mornar
15-11
Semifinale – Ritorno
Mornar-Acquachiara
7-7

PARTITA SPECIALE PER GLI ALLENATORI
Escludendo gli scudetti vinti con le formazioni giovanili del Posillipo, la finale di domani è la prima occasione per Mauro Occhiello di alzare un trofeo. Paolo De Crescenzo, invece, ha vinto 14 titoli da allenatore di club (oltre all’argento come c.t. del Settebello ai Mondiali di Barcellona 2003), tutti con il Posillipo: 9 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe e una Coppa Italia. L’Euro Cup è, insieme alla Supercoppa Europea, l’unico trofeo di club che manca alla sua bacheca. Vincendolo, diventerebbe l’unico italiano ad aver vinto un trofeo internazionale con tre squadre della stessa città: da giocatore, infatti, ha alzato la Coppa dei Campioni del 1978 con laCanottieri Napoli, squadra con la quale ha vinto anche 4 scudetti. Tra vasca e panchina, De Crescenzo ha collezionato finora 20 titoli.








A CARICA DI SCOTTI GALLETTA: “VOGLIO UNA SCANDONE STRAPIENA, ANDIAMO A PRENDERCI QUESTA COPPA”








La carica di Scotti Galletta: “Voglio una Scandone strapiena, andiamo a prenderci questa coppa”


“Non può essere una partita come le altre, forse avrei preferito una finale contro una squadra straniera…”. Questo, ma anche tanta voglia di vincere, passa per la testa di Andrea Scotti Galletta (foto Caramiello) alla vigilia della sfida contro i cugini rosso-verdi. Finale di Euro Cup, vero, ma è Napoli la protagonista indiscussa, la vincitrice annunciata, che per due “notti magiche” torna ad essere il palcoscenico più luminoso della pallanuoto italiana. Derby, dunque, tra lo storico circolo di Mergellina che vuole tornare ai fasti di un passato neanche troppo lontano e la principessa bianco-azzurra che, a sua volta, vuole diventare regina. E poi c’è lui, nato tra gli ultimi vagiti di un Posillipo ancora vincente, uno dei giocatori più esperti nella rosa dell’Acquachiara che, dopo solo quattro anni di A1, è pronta ad alzare il primo trofeo della sua storia…
Andrea, prima di affrontare gli aspetti tecnico-tattici della sfida, è giusto sottolineare che si tratta della prima storica finale per l'Acquachiara. Il coronamento di un'oculata gestione societaria, un vero e proprio esempio per tutto il panorama nazionale...
Questa finale è il coronamento del sogno di Franco Porzio da quando ha fondato la società nel 1997. Con la stessa determinazione che metteva in acqua, aveva l'intenzione di raggiungere i livelli di due circoli storici come Posillipo e Canottieri ed alla fine ci è riuscito. Questa finale di coppa va oltre ogni sua più rosea aspettativa soprattutto se consideriamo che siamo solo al quarto anno di A1. Tutti conosciamo il presidente e la sua fame di vittorie quindi sappiamo bene che questo traguardo deve essere considerato solo come un punto di partenza.
Per vincere, dunque, servirà anche una grande prestazione dal punto di visto fisico. Come arrivate a questa sfida dopo i tanti impegni affrontati in questa stagione?
La fatica accumulata dall'inizio dell'anno è tanta, non dimentichiamo che tra campionato, Coppa Italia, Euro Cup e nazionali, alcuni di noi hanno già giocato oltre 50 partite. Questo, però, non deve rappresentare un alibi, anzi credo che l'adrenalina di un appuntamento così importante alla fine azzererà tutto.
Come ti spieghi, allora, i cali di concentrazione che hanno caratterizzato le vostre ultime prestazioni?
Credo che dipenda da diversi fattori. In primis è inutile negare che la testa è già da un pò di tempo alla finale di sabato, in più con una squadra giovane costretta a disputare così tante partite nell'ultimo periodo, per cui penso che ci possano stare degli alti e bassi durante una gara. In queste ultime giornate di campionato, però, contava solo la vittoria e per questo possiamo ritenerci comunque soddisfatti.
I precedenti stagionali (3 vittorie su 3 incontri ndr) sorridono nettamente all'Acquachiara. Vi sentite più forti del Posillipo?
Nei primi due incontri c'era un altro allenatore e la squadra era in rotta con lui, mentre l'ultimo incontro è stato troppo ravvicinato con la finale, sicuramente loro si sono nascosti. In ogni caso mi aspetto di trovare un Posillipo completamente diverso e giustamente affamato come noi.
Resta il fatto che siete due squadre che si conoscono molto bene. Secondo te, che aspetto del vostro gioco loro soffrono maggiormente e, viceversa, dove loro riescono a mettervi più in difficoltà?
Nelle precedenti sfide loro hanno sofferto soprattutto i due nostri centroboa. Mi aspetto una zona molto stretta per evitare i servizi al centro e per mettere in evidenza le grandi qualità dell'estremo difensore Negri. Per quanto ci riguarda, invece, credo che dovremo stare molto attenti a non commettere falli sui 5 metri: tiratori del calibro di Gallo, Radovic e Renzuto sono delle vere e proprie bocche da fuoco capaci di far saltare qualsiasi sistema difensivo.
Si tratterà, comunque, di una gara inedita che si giocherà su una doppia sfida. Questo potrà influenzare il vostro approccio alla partita?
Si, la gara è particolare perché durerà otto tempi e sarà fondamentale restare concentrati dall'inizio alla fine. Loro sono molto abili anche nel provocare e nel simulare, dovremo stare molto attenti anche perché alcuni di noi hanno un carattere a dir poco infiammabile.
Giocare la prima in "trasferta" può essere un vantaggio?
Visto che si tratta di un derby non ci sarà questo tipo di vantaggio anche perché, a differenza del calcio, non vige la regola dei gol in trasferta ma conta solo la differenza reti. Immaginate che finale thrilling se la finale si dovesse decidere ai rigori.
Per te che eri in vasca negli ultimi trionfi del Posillipo (Champions 2004/2005 e Supercoppa europea 2005/2006 ndr) non può essere una partita come le altre. Come vivi questa vigilia?
Ho ricordi indelebili di quasi 15 anni di Posillipo tra giovanili e prima squadra, non può essere una partita come le altre e forse avrei preferito una finale contro una squadra straniera. Conosco il valore del Posillipo ed il carisma dei suoi uomini chiave, Gallo, Klikovac, Negri e Radovic, ma mi aspetto di vedere una Scandone stracolma come ai vecchi tempi, anche grazie a questo derby.
A quei tempi con te c'era anche Valentino Gallo, ormai diventato capitano della formazione rosso-verde. Ti va di mandargli un messaggio prima della partita?
Io e lui abbiamo avuto la fortuna di vivere un pezzo di storia del Posillipo e se alla fine a festeggiare saranno loro ci sarà un mix di rabbia e sollievo, ma ciò non toglie che siamo prontissimi a vendere cara la pelle. A Valentino, infine, auguro di continuare a vincere con la nazionale e di restare ancora a secco con il club.
Infine, un invito ai tifosi napoletani che avranno la possibilità di assistere ad un evento più unico che raro, una straordinaria vetrina per l'intera città...
Chiaramente non posso far altro che invitare tutti i napoletani appassionati di pallanuoto e non a seguire quella che sarà una splendida festa di sport. Ci voleva un evento del genere per far rinascere la passione partenopea per uno dei fiori all'occhiello sportivi di Napoli. Mi aspetto di vedere almeno 5000 persone e che la correttezza regni sia in acqua che fuori. 

VALENTINO GALLO, PAROLE DA LEADER: “SOGNO IL PRIMO TROFEO DA CAPITANO. TUTTI IN PISCINA PER SCRIVERE LA STORIA”








Valentino Gallo, parole da leader: “Sogno il primo trofeo da capitano. Tutti in piscina per scrivere la storia”
"Va dove ti portano i sogni"...la cornice migliore per fotografare la lunga storia d'amore tra Valentino Gallo ed il "suo" Posillipo. Il mancino siracusano ci è riuscito perché, dopo oltre dieci anni vissuti all'ombra del Vesuvio, di quella squadra in cui sognava di giocare da ragazzo ora ne è diventato capitano, simbolo, bandiera. Senza dubbio è lui uno dei protagonisti annunciati e più attesi della prossima finale di Euro Cup. Lo è perché oltre al giocatore che, pur avendo giocato decine di finali nel corso della sua carriera, non nasconde di sentire particolarmente la prima da capitano, c'è un giocatore capace di incidere come pochi altri in occasioni del genere...
Valentino, siamo alla vigilia di una sfida che vale un'intera stagione. Che aria tira nello spogliatoio?
C'è la carica giusta, la voglia di scendere in vasca ma anche la tranquillità necessaria per affrontare partite di questo genere. Sono fiducioso perché vedo tanta serenità anche nei giocatori più giovani ed in genere chi affronta per la prima volta una finale tende, giustamente, ad essere un pò nervoso. Forse ci aiuta il fatto che giochiamo contro una squadra che conosciamo alla perfezione, ragazzi ed amici con cui spesso ci alleniamo e tutto questo sembra quasi farci dimenticare che in realtà ci stiamo andando a giocare un trofeo internazionale.
Per voi è stata, per lunghi tratti, una stagione piuttosto complicata: infortuni a ripetizione, difficoltà societarie e cambio di allenatore, ma proprio nei momenti più bui è venuto fuori il carattere del gruppo...
Credo che nessuno, noi compresi, si aspettava che saremmo arrivati a giocarci un trofeo così importante. Siamo partiti male ma abbiamo trovato la forza di ricompattarci ed alla fine siamo riusciti anche a smentire chi su di noi non ci avrebbe scommesso neanche un euro. Da capitano ho cercato di far capire al resto del gruppo cosa vuol dire indossare la calottina del Posillipo, chi siamo, e mi rendo conto che giocare in una della squadre più titolate d'Europa è una responsabilità mica da poco. Lo so perché ho sempre sognato di giocare per il Posillipo e so cosa vuol dire scendere in acqua per difendere i nostri colori.
A proposito di allenatore, quanto ha inciso la tranquillità che ha saputo restituirvi mister Occhiello?
Mauro è prima di tutto una persona eccezionale dal punto di vista umano, conosce bene lo spogliatoio e tutto l'ambiente rosso-verde per cui credo che la società non poteva fare una scelta migliore. Proprio per questo è riuscito a trasmetterci quella serenità che ci ha permesso di risollevarci, abbiamo capito che peggio di come stava andando non poteva andare e, così, sin da subito abbiamo ripreso a fare punti.
Facendo un passo indietro, invece, ricordiamo che tu sei l'unico giocatore presente in squadra ad aver alzato gli ultimi trofei del Posillipo. Il prossimo, però, potresti farlo da capitano...
All'epoca della Champions (2005 ndr) e della Supercoppa (2006 ndr) in squadra c'erano campioni di livello assoluto e questo mi ha permesso di vivere quella avventure senza troppe pressioni e responsabilità. Non ti nascondo, invece, che pur avendo giocato finali scudetto, di olimpiadi e mondiali, scendere in vasca da capitano è un'emozione davvero particolare ed essere, eventualmente, il primo ad alzare l'Euro Cup sarebbe una gioia immensa. Non sto più nella pelle anche perché il capitano avversario (Amaurys Perez ndr) per me è molto più di un amico, è come un fratello e per questo non vedo l'ora di affrontarlo.
Un avversario che in questa stagione vi ha sempre battuto e che, giustamente, può ritenersi favorito. Secondo te il ricordo di queste sconfitte potrà incidere sulla vostra prestazione?
Una della prime cose che mi hanno insegnato è che nello sport non deve esistere memoria. Bisogna scendere in vasca senza farsi intimidire dal valore dell'avversario e senza pensare a cosa è successo in passato. Da un certo punto di vista, anzi, credo che i precedenti stagionali possano caricare i nostri avversari di eccessiva pressione perché, anche io al posto loro, crederei di partire favorito. Noi abbiamo più qualità, loro più esperienza e forse una panchina più lunga ma le finali fanno storia a sé ed è sempre difficile indicare chi parta favorito.
I precedenti stagionali, però, vi avranno sicuramente insegnato qualcosa...
Per quanto ci riguarda credo che noi abbiamo patito tre situazioni in particolare: il loro gioco sui pali in superiorità numerica, ai due metri e i loro contropiedi, con Luongo che appena può prende e scappa via. L'Acquachiara, invece, soffre i nostri tiratori e spesso per marcare uno tra me, Radovic oppure Vincenzo (Renzuto Iodice) hanno preso gol dall'altro lato del campo. Anche loro hanno degli ottimi tiratori ma noi possiamo contare su Negri che, a mio avviso, dopo Tempesti è il miglior portiere in circolazione.
Piccola parentesi: il c.t. Campagna non sembra pensarla come te...
Il mio è un giudizio personale perché, da attaccante, conosco molto bene anche i portieri avversari ma quello che dice il c.t. è legge, non si discute. Il mister, fin qui, ha i risultati dalla sua parte e tutte le medaglie che ci ha fatto vincere stanno lì a dimostrare che ha sempre ragione lui.
Tornando alla finale di Euro Cup, invece, quanto influenzerà il fatto che si giochi su una doppia sfida?
Noi dobbiamo scendere in vasca tranquilli e dovremo essere bravi a non perdere la testa. Sia nel caso in cui dovessimo trovarci sotto o avanti di cinque/sei gol dobbiamo continuare a giocare con intensità, qualità e grinta. Solo se usciremo dall'acqua convinti di aver dato tutti il 101% potremo dire di aver fatto fino in fondo il nostro dovere.
Capitolo arbitri, fischietti stranieri: una garanzia?
Sinceramente non credo che l'arbitraggio sarà un fattore decisivo e ci tengo a sottolineare che anche gli arbitri italiani sono molto capaci. È pur vero, però, che in campo internazionale si applica un metodo diverso che permette maggiori contatti ed un gioco più fisico. Io lo preferisco ma non so dire se potrà agevolare una delle due formazioni anche perché, vedendo il nostro ed il loro cammino fino alla finale, nessuna della due ha incontrato particolari difficoltà.
Siamo quasi al momento dei saluti e, per par condicio, hai la possibilità di rispondere a Scotti Galletta che ti ha augurato di "continuare a vincere con la nazionale e di restare a secco con il club"...
Va bene, accetto la "provocazione", Andrea è un amico e, come già ho dichiarato in passato, se dovessero vincere loro sarei comunque contento per lui, Perez, Rossi e tutti gli altri amici che giocano nell'Acquachiara. Per cui non posso che rispondergli con un classico in bocca al lupo e che vinca il migliore...
Infine, chiediamo anche a te di invitare tutti i tifosi napoletani alla Scandone, per un evento che resterà a lungo nella storia della pallanuoto e non solo...
Più che un invito vorrei far capire ai napoletani l'importanza di questa finale. Napoli, portando due squadre in finale di Euro Cup, ha fatto la storia non solo della pallanuoto, italiana e mondiale, ma dello sport in generale. L'unico precedente, infatti, risale al 1997 quando Ujpest e Ferencvaros (Budapest ndr) si affrontarono in finale di Champions League. Detto questo non so che altro aggiungere per "convincere" gli appassionati a venire in piscina, ripeto, siamo nella storia, la stiamo facendo e tutti possono esserne protagonisti.

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